David Staba, New York Times il 7 Giugno 2004
Buffalo, 6 Giugno – Agenti F.B.I.
Ha seppelito sua moglie, Hope, che Mr. Kurtz, professore d’arte all’Università di
Buffalo, ha trovato morta a casa loro il mese scorso. Ma l’attenzione
degli investigatori, rivolta dopo la morte della moglie di Mr. Kurtz e gli
strumenti dei suoi inusuali mezzi di espressione artistica, non si è ancora
esuarita.
Gli avvocati per le libertà civili ed i sostenitori di Mr. Kurtz dicono
che il caso verta su un problema di zelo investigativo deviante post 11 Settembre
delle autorità e di processo, trampolino del Primo Emendamento dei diritti
di espressione artistica. Membri colleghi del suo art ensemble, che si descrive
come “dedicato all’esplorazione delle intersezioni fra arte, tecnologia,
politiche radicali e teorie critiche, lo definiscono spaventoso.
L’11 maggio,
Mr. Kurtz chiamò il 911 dopo essersi alzato trovando
Hope Kurtz, 45, sua moglie di 20 anni, esanime. Uno dei paramedici che arrivarono
a casa di Kurtz notò la strumentazione del laboratorio usata da Mr.
Kurtz per le opere artistiche. L’osservazione suscitò una serie
di eventi che condussero agenti del F.B.I. in tute anti-tossiche dentro la
casa di Steven Kurtz per confiscare la strumentazione e il materiale biologico.
Sono stati portati via i libri, anotazioni personali e il computer.
Le autorità hanno perquisito la casa per due giorni prima di annunciare
che non vi era alcun rischio per la salute pubblica e che non era stato trovato
alcun materiale tossico. A Mr. Kurtz è stato consentito di ritornare
a casa il 17 maggio, e la morte della moglie è stata attribuita da parte
della autorità ad un attacco di cuore.
Un portavoce dell’F.B.I., Paul Moskal, rimandò tutte le questioni
all’ufficio del procuratore degli Stati Uniti a Buffalo. William J. Hochul
Jr., il dirigente dell’ufficio procuratore contro il terrorismo, rifiutò di
commentare il caso, citando la politica del Dipartimento di Giustizia riguardo
alle investigazioni in atto. Mr. Kurtz, 46, non lascia dichiarazioni ai giornalisti,
allo stesso modo. I suoi compagni artisti e i suoi avvocati parlano per lui.
“
A nessuno piace che l’intera forza dell’intero governo federale
venga giù intorno alle proprie spalle”, dice l’avvocato
di Mr. Kurtz, Paul J. Cambria, che rappresentò Larry Hynt, editore della
rivista Hustler, nel suo primo caso in Corte Suprema sulla censura. “Sente
di essere stato trattato ingiustamente e vorrebbe che tutto quanto finisse. “
Ma membri del collettivo artistico che Mr. Kurtz fondò, the Critical
Art Ensemble, dicono che sia lontano dall’essere finito.
Un membro del collettivo, Beatriz da Costa, professoressa di arte all’Università Irvine
della California, disse che stava lasciando il suo albergo per una sua mostra
a North Adams, Mass., la scorsa domenica quando uno sconosciuto la chiamò.
“
Sentii qualcuno chiamare il mio nome”, dice. “Mi voltai ed un agente
dell’F.B.I. mi consegnò la citazione in giudizio”. Venne
convocata per presentarsi davanti alla giudice federale di Buffalo il 15
giugno.
Membri dell’ensemble udirono i resoconti delle indagini che gli agenti
dell’F.B.I fecero a curatori di musei ed amministratori dell’università al
dipartimento di arti che avevano relazioni con il gruppo. Il gruppo produsse
pagine web, libri e esposizioni itineranti ed organizzò happening in
stile anni ’60, volti a mostrare l’impatto della tecnologia e
della sua rappresentazione sulla vita moderna.
“
Sapevamo che stava procedendo un’indagine- loro parlavano con la gente
e non gli restituivano le sue attrezzature,” disse Steven B. Barnes di
Tallahassee, Fla., un altro membro fondatore del gruppo, che fu citato in giudizio
per testimoniare davanti al giudice federale insieme a Ms. da Costa. “Queste
cose non hanno nulla a che vedere con la salute pubblica.”
Ms. da Costa disse che la sua citazione rivolse l’attenzione del giudice
verso il “possesso di agenti biologici”.
Disse che il battere E. coli, che può essere fatale in alcune forme
ed inoffensivo in altre, era usato per un lavoro del Critical Art Ensemble
chiamato “Gen Terra”, che guardava all’ingegneria genetica
degli organismi dal punto di vista di una “fictional corporation”.
“
So che tutto ciò che abbiamo fatto era legale,” disse Ms. da Costa. “ Noi
non lo comprammo illegalmente e tantomeno fatto autonomamente. Abbiamo lavorato
in collaborazione con un laboratorio di microbiologia a Pittsburgh per creare
un E.coli transgenico che era assolutamente inoffensivo.” Cellule transgeniche
includono geni o DNA trasferite attraverso processi di ingegneria genetica
da un tipo differente di essere vivente.
La natura benigna del battere era uno dei temi centrali del lavoro, che permise
ad alcuni spettatori di esporsi loro stessi al materiale.
“
Stavamo come cercando di demistificare l’intera procedura e provare ad
alleggerire la paura inopportuna per la scienza transgenica e ridirigere l’attenzione
verso le implicazioni politiche della ricerca,” disse Mr. Barnes.
I colleghi artisti di Mr. Kurtz credono che i procuratori federali cercheranno
di mostrare che il possesso dell’ E.coli ed altre forme di batteri –inoffensivi
o meno- violano una legge federale. Lo statuto a cui si riferiscono si è ampliato
e consolidato attraverso l’Atto Patriottico promosso dopo l’11
Settembre, 2001, ed il susseguente timore dell’antrace a Washington ed
altrove. Esso proibisce il possesso di “qualsiasi agente biologico, tossina,
o sistema di distribuzione di un tipo o in una quantità che, a seconda
delle circostanze, non è giustificata ragionevolmente da una ricerca
preventiva, protettiva o in buona fede, o per altri scopi pacifici.”
Sostenitori sostengono che l’eccezione dei “propositi pacifici” avrebbe
dovuto indirizzare l’indagine prima ancora di arrivare al giudice.
“
Una volta stabilito che nulla in quella casa era tossico e che non aveva alcuna
connessione con nessuno al di fuori della legittimazione artistica e delle
istituzioni educative, avrebbero dovuto lasciar stare,” disse Mr. Barnes. “Ogni
cosa facesse era sempre nella sfera pubblica. Non c’è alcun
segreto o lavoro privato. I batteri transgenici facevano parte di una mostra
che sta
viaggiando attraverso il paese da due anni.”
Un portavoce del New York Civil Liberties Union disse che la fase iniziale
delle indagini per il caso Kurtz si svolsero correttamente. Il gruppo aveva
precedentemente criticato gli uffici di Buffalo del procuratore degli Stati
Uniti e l’F.B.I per il trattamento del caso dei sei uomini della città vicina
di Lackawanna che vennero ritenuti colpevoli l’anno scorso di aver frequentato
un campo di addestramento di terroristi di al Qaeda in Afghanistan nell’estate
del 2001.
John Curr, assistente direttore del capitolo di Buffalo dell’unione per
i diritti civili, disse dell’indagine di Kurtz, “date le circostanze
quando accadde, non penso che ci sia stata una reazione eccessiva. A meno che
non vi sia una pepita d’oro di informazioni che loro non stanno condividendo,
pensiamo allora che loro stiano reagendo eccessivamente adesso.”
“
Il codice fa addirittura una stipulazione a proposito del “proposito
pacifico,”” prosegue Mr Curr. “Non penso che nessuno abbia
delle argomentazioni per affermare che egli stesse facendo qualcosa che non
fosse pacifico.”
Mr Barnes disse: “Noi non siamo un grupoo di attivisti. Noi siamo ciò a
cui facciamo riferimento come media tattici. Siamo prevalentemente interessati
alle tematiche della rappresentazione culturale, come le cose vengono rappresentate
al pubblico, e qual’è l’ideologia ed il contesto entro
il quale qualcosa viene rappresentato.”
I lavori del gruppo, molti dei quali possono essere visti on-line www.critical-art.net
, includono siti web e false-riviste di pubblicità che fanno propaganda
a compagnie biotecnologiche fittizie, e mostrano come il pubblico possa scegliere
di bere una birra contenente DNA umano.
“
E’ l’essenza del Primo Emendamento,” disse Mr Cambria, avvocato
di Mr. Kurtz. “Permette alle persone di essere differenti e di esprimersi
in modi unici e creativi. E’ inquietante ogni volta che il governo piomba
su qualcuno per il messaggio che stanno cercando di diffondere o perché è differente,
perché non si tratta di individui a formina per i biscotti allo sguardo
del ben definito, gente che indossa il blazer. Dovrebbe essere applaudito per
la sua individualità.”
Fino al momento in cui lui e Ms. da Costa non vennero serviti con la loro
citazione in giudizio, Mr. Barnes disse che era sicuro che non avrebbero
avuto alcuna
ragione per perseguire Mr. Kurtz.
“
Ero ottimista nel credere che quando avrebbero visto cosa stava succedendo
e avessero parlato con sufficienti persone, avrebbero realizzato che non vi
era alcuna minaccia ed alcun crimine,” disse Mr. Barnes. Quando venne
citato, disse che la sua reazione fu:
“
Stanno veramente facendo questo. Lo stanno portando avanti.” Ero anche
abbastanza disturbato quando realizzai che mi stavano seguendo.